L'estinzione delle specie è un fenomeno naturale che fa parte del processo evolutivo, ma è comunque un evento raro. Essa ha luogo quando un habitat si modifica e le specie esistenti si trovano a vivere in condizioni svantaggiose. Il cambiamento può essere causato da variazioni climatiche, da eventi geologici importanti o da disastri naturali. Frequentemente le specie estinte sono sostituite da altre specie più adatte a vivere nelle nuove condizioni ambientali ma, a volte, occorrono milioni di anni perché ciò accada.
L'estinzione “naturale” delle specie è un fenomeno ricorrente, molto lento, punteggiato occasionalmente da episodi di estinzioni di massa. In condizioni normali scompaiono ogni anno da 1 a 10 specie, durante l'ultimo secolo però il tasso di estinzione è accelerato in maniera impressionante (le cifre parlano della scomparsa di almeno 1.000 specie all'anno). Secondo alcuni scienziati, ci troviamo alle soglie di un'altra estinzione di massa, la sesta.
Le estinzioni di massa si sono presentate per ben cinque volte nella storia del nostro pianeta. Le più eclatanti avvennero più o meno 60 milioni di anni fa (quando un cataclisma scatenato da un meteorite scomparsa delle specie
provocò, in un mondo oscurato dalle polveri, la scomparsa del 75 % delle specie viventi compresi i dinosauri) e circa 250 milioni di anni fa (quando secondo alcuni a causa di una forte diminuzione del livello di ossigeno ed un contemporaneo aumento della produzione di solfato di idrogeno ed anidride carbonica da parte degli oceani, secondo altri a causa dei cambiamenti climatici provocati dalla caduta di un corpo celeste si estinsero, nel giro di 8000 anni, il 95% delle specie animali che popolavano le acque marine, il 70% di quelle terrestri e un numero ancora imprecisato di piante).
La sesta estinzione di massa potrebbe essere senza precedenti, sia per ampiezza che per velocità. Gli scienziati stimano che nel corso dei prossimi decenni potremmo perdere il 60% delle specie viventi. La differenza tra questa estinzione e le precedenti sta' nella “causa”, questa volta non si tratta di asteroidi o glaciazioni…questa volta è una sola specie a minacciare tutte le altre: “l'uomo”.
La distruzione degli habitat naturali, l'introduzione di specie invasive, i cambiamenti climatici dovuti all'effetto serra, l'inquinamento e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali sono conseguenze dell'attività umana, ed è l'uomo che deve agire tempestivamente per cercare di scongiurare, o almeno ridurre, la portata di questa catastrofe.