La banca è operativa dal 2003, grazie al contributo della Regione Piemonte e al progetto transfrontaliero finanziato dalla UE, Interreg IIIA: “Conservazione e gestione della flora e degli habitat delle Alpi occidentali del sud”. La struttura è composta da: camera di essiccazione, di 40 m³, munita di deumidificatore chimico con temperatura (15-20° C) e umidità relativa (10-20 % UR), per la deidratazione delle accessioni; locale di stoccaggio dotato di cella frigorifera a 2 comparti: cella BT, per una lunga conservazione e cella TN, per la conservazione a breve termine; due laboratori, per il trattamento del germoplasma, test sperimentali, selezione e confezionamento del materiale vegetale. La strumentazione è composta principalmente da: setacciatore meccanico; stufa a circolazione d'aria forzata; bilance analitiche di precisione; mulino da laboratorio; armadi di sicurezza; cappa biologica e cappa chimica; due agitatori magnetici; un congelatore verticale; un frigorifero da laboratorio; quattro incubatori.
L'organico è attualmente composto da un Curatore tecnico (dott.ssa V. Carasso); un Consulente scientifico (dott. M. Mucciarelli, Dipartimento Morfofisiologia Settore Botanica, Università di Torino); un coordinatore tecnico e amministrativo (B. Gallino, Ente Parchi e Riserve cuneesi); un numero variabile di operatori in base alle attività stagionali e al numero di progetti. La direzione e la responsabilità amministrativa e finanziaria sono affidate all'Ente Parco.
La Banca è parte del “Centro per la Biodiversità Vegetale”, settore operativo dell'Ente che si occupa della conservazione, gestione e valorizzazione della diversità vegetale delle Alpi sudoccidentali e, più in generale, della fitodiversità del Piemonte, con particolare attenzione per le specie più rare e di notevole interesse biogeografico, nonché per le specie utili in operazioni di rinaturalizzazione o di rilevante interesse economico. Per tali finalità collabora strettamente con: IPLA, Torino; Dipartimento Morfofisiologia e Dipartimento Agronomia, Università di Torino; Conservatoires Botaniques Nationaux di Gap e Porquerolles; Vivaio Regionale, Chiusa Pesio.